Via alla Campagna “Fair Trade beyond 2015″

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La Campagna Fair Trade beyond 2015, è un’azione avviata dalle organizzazioni equosolidali di tutto il mondo con l’obiettivo di coinvolgere gli enti localile pubbliche amministrazioni e le organizzazioni della società civile affinché – considerato il loro ruolo centrale nella costruzione di un’economia sostenibile – si rivolgano ai leader dei governi mondiali che si riuniranno a New York il prossimo settembre 2013 nell’ambito dell’incontro dell’Assemblea delle Nazioni Unite.

Sottoscrivendo la dichiarazione si chiede al governo italiano di impegnarsi in quella sede a definire un nuovo quadro globale per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio dopo il 2015 che miri a creare un mondo più equo, giusto e sostenibile, in cui ogni persona possa realizzare i propri diritti umani, raggiungere le proprie potenzialità e vivere libera dalla povertà.

È stata ufficialmente lanciata alla VI Conferenza Internazionale delle Città Equosolidali, tenutasi a Poznan, in Polonia, lo scorso 10 novembre 2012. Il lancio della Campagna è coinciso con l’assegnazione alla città di Poznan del titolo di “prima” Città Equosolidale in Polonia. Il Sindaco di Poznan, insieme al Presidente dell’Organizzazione Mondiale del Commercio Equo e Solidale (WFTO – World Fair Trade Organisation), al Direttore Generale di FLO (Fairtrade International) e al fondatore della campagna Città Equosolidali, è stato il primo firmatario della Dichiarazione della Campagna “Commercio Equo oltre il 2015”.

LA DICHIARAZIONE

Impegno locale per uno sviluppo globale

Le soluzioni ai problemi globali richiedono, sempre più chiaramente, azioni a tutti i livelli e con il coinvolgimento di tutti gli attori. Gli enti locali e le Pubbliche Amministrazioni hanno già dimostrato il proprio ruolo di leader nell’affrontare le sfide globali, da prospettive locali. Un ampio numero di autorità locali, ad esempio, è direttamente coinvolto e partecipa alla cosiddetta Agenda 21, un piano della Nazioni Unite che include proprio gli enti locali nel perseguimento e raggiungimento di risultati di sviluppo sostenibile.

Un nuovo contesto di sviluppo globale

Il quadro delle politiche future per lo sviluppo dovrebbe riuscire ad andare oltre l’agenda tradizionale di sviluppo ed essere capace di affrontare in maniera omnicomprensiva le radici dei problemi e le sfida chiave di fronte alle quali ci troviamo. Tre temi dovrebbero essere parte delle politiche future per lo sviluppo: diritti umani, sostenibilità e politiche coerenti per lo sviluppo. La politica deve tener presente queste tre questioni, a tutti i livelli e per tutti i settori. La necessità di assicurare che le politiche messe in atto in qualunque area non abbiano un impatto negativo sulle prospettive di sviluppo delle persone in ogni paese è essenziale per costruire un quadro futuro di sviluppo; così come è fondamentale che tali politiche supportino obiettivi di sviluppo sostenibile. In tale senso, e cruciale che le politiche di sviluppo siano basate sui tre pilastri della sostenibilità: sviluppo socio-economico, sviluppo ambientale, rispetto e protezione dei diritti umani.

Un proposta per uscire dalla povertà

Il movimento globale del Commercio Equo e Solidale è convinto, da sempre, che il commercio possa essere un motore trainante per la riduzione della povertà e per uno sviluppo sostenibile effettivo. A patto, però, che sia gestito a tale scopo, con maggiore equità e trasparenza di quanto invece accade normalmente a livello internazionale. I produttori e i lavoratori marginalizzati possono avere un maggiore controllo delle loro vite se sono meglio organizzati, se hanno maggiori risorse e sono supportati in questo percorso di sviluppo. Le politiche commerciali globali devono assicurare l’accesso ai mercati a condizioni eque e giuste. Per questo, le regole e le pratiche commerciali dovrebbero essere riformate, per permettere davvero al commercio di essere uno strumento di crescita, di empowerment e di sviluppo.

Iniziative e partnership per lo sviluppo

Per raggiungere risultati migliori, è necessaria una cooperazione condivisa e maggiore interdipendenza. Ciò vuol dire che i settori pubblico e privato, insieme alle organizzazioni della società civile, potrebbero beneficiare di partnership reciproche, a livello locale, nazionale ed internazionale. Le partnership per lo sviluppo non dovrebbero avere né un approccio dal basso verso l’alto, né dall’alto verso il basso. Dovrebbero invece rappresentare davvero un punto di incontro, a metà strada tra le differenti necessità per assicurare valore aggiunto e capacità di crescita. Le partnership dovrebbero essere eque, responsabili e basate sulla interdipendenza e sulla trasparenza, affinché possano trarne beneficio tutti gli attori in gioco.

Un esempio concreto di collaborazione trasversale nella direzione auspicata è la campagna internazionale Città Equosolidali (Fair Trade Towns, in inglese) che coinvolge oltre 1.100 città/enti locali in 18 paesi nel mondo. Una Città Equosolidale è una comunità che supporta i principi del Commercio Equo e Solidale e si impegna per accrescere la conoscenza delle relazioni fra commercio e sviluppo. Il Commercio Equo e Solidale non è beneficenza, ma uno strumento concreto che permette ai produttori e ai lavoratori del Sud del mondo di mantenere livelli di vita dignitosi attraverso relazioni commerciali per lo sviluppo a lungo termine. Attraverso questo tipo di partnership di successo possiamo sperare di vincere la povertà e le ineguaglianze a livello locale, raggiungere una crescita economica sostenibile a livello nazionale ed assicurare uno sviluppo inclusivo a livello globale.

In Italia, la Campagna “Commercio Equo oltre il 2015” è sostenuta da tutti i Soci italiani WFTO, l’organizzazione mondiale del Commercio Equo e Solidale: AGICES – Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale, Roma – Associazione Botteghe del Mondo, Reggio Emilia – Altraqualità, Ferrara – Ctm altromercato, Verona/Bolzano – Ctm Agrofair, Bolzano – Equomercato, Cantù (CO) – Liberomondo, Bra (CN).

SCARICA QUI TUTTA LA DOCUMENTAZIONE

SOTTOSCRIVI SUBITO LA DICHIARAZIONE!

Per sottoscrivere la dichiarazione è sufficiente SCARICARLA QUI compilarla con il proprio nome e cognome, ruolo, data e firmarla; quindi inviarla ad Equoliguria all’indirizzo.

La Dichiarazione sarà inviata, con tutte le firme raccolte, ai leader dei governi mondiali che si incontreranno a New York il prossimo settembre 2013 nell’ambito dell’incontro di alto livello dell’Assemblea delle Nazioni Unite per definire il quadro futuro delle politiche di sviluppo.