SE SEI SOCIO DELLA COOPERATIVA BOTTEGA DELLA SOLIDARIETÀ HAI DIRITTO AL PREZZO RIDOTTO!
Frana allo Scalo Nord, di Ugo Betti
Con Gabriele Catalano, Francesca Giacardi, Sandro Giacardi, Maria Teresa Giachetta, Guido Lomazzo, Jacopo Marchisio. Nelle registrazioni audio e video Marco Berta, Beppi Benzo, Simone Giadresco, Piergiorgio Quadri, Margherita Sirello, Sarah Siter, Giusy Valenza. Regia a cura della Compagnia Cattivi Maestri. Inserti video di Francesca Pesce. Effetti sonori di Massimo Bressan. Elementi di scena a cura di Altredimore.
Il commercio equo incontra le Officine Solimano: e dal lavoro insieme alla Bottega della Solidarietà nasce l’idea di proporre un testo importante e desueto degli anni Trenta sui temi del lavoro, dei rapporti sociali e della mercificazione delle persone in un mondo di ossessiva ricerca del profitto.
Durante i lavori per la costruzione di una linea ferroviaria, una frana notturna sconvolge il cantiere presso lo Scalo Nord: l’incidente è molto grave, provoca la morte di alcuni operai e il ferimento di numerosi altri, con conseguenti danni anche psichici. Comincia un’inchiesta condotta dal Consigliere Parsc, magistrato in ansiosa attesa di promozione, ma le responsabilità non emergono: disattenzione dei lavoratori? Insufficienti misure di sicurezza? Le parti in causa si rilanciano l’una con l’altra accuse e rimorsi, tutti travolti dalla grande macchina del guadagno a ogni costo. Un giudice di grado superiore, Goetz, è inviato a verificare l’operato del collega. Parte così un nuovo procedimento, che finalmente scoperchierà, seppure in modo anomalo, il nodo di interessi e nevrosi celato dietro la frana. Costretto da Goetz a emettere un verdetto, Parsc tenterà di richiamare tutti alla pietà per chiunque soffra e all’impossibilità di individuare una vera giustizia: ma le parole dette non si cancellano; e la realtà dello sfruttamento e della distruzione lascerà in tutti una traccia incancellabile. Ugo Betti (1892-1953), giudice e drammaturgo, voce fra le più problematiche del teatro italiano del Novecento, costruisce i suoi lavori sulla difficoltà di dare voce alla vera giustizia. Frana allo Scalo Nord, dramma quasi metafisico, in cui spazio e tempo sembrano sospesi e indefinibili, oscilla in maniera forse non sempre risolta ma estremamente interessante fra l’astrazione della sua forma e la cruda realtà che viene raccontata; e in questo conflitto tra mondo e simbolo è il filo conduttore dell’allestimento: ridotto il numero dei personaggi, tutto si concentra in un nocciolo duro ma solo all’apparenza impenetrabile, mentre il ricorso alle proiezioni video rende insieme più vicino e più alienante il percorso di questa indagine entro l’uomo. E se Betti chiudeva la vicenda nel tentativo di conciliare entro la pietas ogni contraddizione, oggi, quando la drammatica realtà delle morti sul lavoro incide ancora pesantemente in tutto il mondo, resta invece aperto un interrogativo che è anche un grido di protesta: ma non – vogliamo credere – un’ammissione di sconfitta.
Spettacolo realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Bottega della Solidarietà e grazie al contributo della Regione Liguria (L. 32/2007).
Ingresso € 12 (ridotto € 10, anche per i soci Bottega della Solidarietà), con tessera Arci
Replica gratuita per le scuole h 10